La Pitta ‘mpigliata (nota anche come pitta ‘nchiusa) è un dolce natalizio antico, simbolo di festa e condivisione. Le sue origini risalgono alla Sila e al Marchesato catanzarese, e il suo nome deriva dal gesto di “impigliare” le strisce di pasta sfoglia attorno al ricco ripieno di frutta secca, uva passa, miele e aromi. Ogni famiglia ha la sua ricetta, spesso trasmessa dalle nonne alle nipoti durante i pomeriggi d’inverno, accanto al forno acceso.
Ingredienti (per 2 grandi pitte)
Per la pasta:
- 1 kg di farina 00
- 4 uova intere
- 200 ml di olio di semi di girasole
- 200 ml di vino liquoroso (Cinzano o vermouth rosso dolce)
- 100 g di zucchero semolato
- Succo di 2 arance
- Scorza grattugiata di 1 arancia non trattata
- 1 bustina di lievito per dolci (16 g)
Per il ripieno:
- 300 g di noci tritate grossolanamente
- 300 g di uvetta sultanina
- 150 g di zucchero
- Succo e scorza grattugiata di 1 limone
- Succo e scorza grattugiata di 1 arancia
- 40 ml di liquore all’anice o sambuca
- Cannella in polvere q.b.
- Chiodi di garofano in polvere (facoltativi)
Per lucidare:
- 300 g di miele di castagno o millefiori
- 2 cucchiai di acqua
Strumenti utili
- Macchina per tirare la pasta (facoltativa, ma utile per la sfoglia)
- Rotella dentellata
- Mattarello
- Ciotole capienti
- Pennello da cucina
- Spago da cucina
- Teglie rotonde o basse da crostata
Preparazione passo passo
1. Prepara il ripieno (meglio il giorno prima)
- Ammolla l’uvetta: Metti l’uva passa in ammollo in acqua tiepida per circa 20 minuti. Poi scolala, strizzala delicatamente e asciugala con un canovaccio pulito.
- Unisci gli ingredienti: In una grande ciotola unisci le noci tritate, l’uvetta ammollata, lo zucchero, la cannella (generosa), le scorze grattugiate degli agrumi e il loro succo.
- Aromatizza: Aggiungi il liquore all’anice e, se gradisci, una puntina di chiodi di garofano in polvere. Mescola bene fino ad ottenere un ripieno umido e aromatico. Copri e lascia riposare almeno qualche ora (meglio tutta la notte).
2. Prepara l’impasto
- Sciogli zucchero e aromi: In un pentolino scalda l’olio con il vino dolce e lo zucchero. Non far bollire, ma mescola finché lo zucchero sarà sciolto. Aggiungi il succo d’arancia e lascia intiepidire.
- Sbatti le uova: In una ciotola capiente, rompi le uova e sbattile leggermente con una frusta.
- Unisci i liquidi: Versa il liquido tiepido sulle uova e mescola.
- Incorpora la farina: Aggiungi la farina setacciata con il lievito e la scorza d’arancia. Impasta a lungo fino a ottenere una pasta liscia, omogenea e soda. Coprila con pellicola e lasciala riposare almeno 30 minuti.
3. Stendi la sfoglia e componi la pitta
- Prepara la base: Stacca un pezzo d’impasto e stendilo con il mattarello fino a uno spessore di circa 4 mm. Ritaglia un disco (non serve perfetto) che userai come base. Disponilo su carta forno.
- Stendi le sfoglie: Con la restante pasta, crea delle strisce sottili lunghe e larghe circa 5-6 cm (puoi usare la macchina della pasta). Devono essere sottili come lasagne.
- Farcisci e arrotola: Su ogni striscia metti una cucchiaiata abbondante di ripieno lungo tutta la lunghezza. Chiudi la striscia a fagottino (senza sigillare troppo) e arrotolala su sé stessa a chiocciola.
- Forma la pitta: Metti la prima chiocciola al centro della base, poi crea altre spirali attorno, aggiungendo man mano i rotolini. Continua fino a completare tutto l’impasto e il ripieno. Fissa tutto con dello spago da cucina, legando la pitta senza stringere troppo.
4. Cottura
- Forno statico: Preriscalda a 180°C.
- Cuoci: Inforna per 40–45 minuti, finché la superficie sarà dorata e fragrante. Se si colora troppo in fretta, copri con un foglio di alluminio.
5. Lucidatura con il miele
- Scalda il miele: In un pentolino sciogli il miele con 2 cucchiai di acqua finché sarà fluido ma non bollente.
- Spennella abbondantemente: Versa o spennella il miele caldo sulla pitta ancora calda appena sfornata.
- Lascia raffreddare: Il miele formerà una glassa dolce e profumata.
Consigli e segreti di famiglia
- Maturazione: La pitta ‘mpigliata è ancora più buona dopo 1-2 giorni, quando i sapori si fondono.
- Conservazione: Si conserva perfettamente anche per una settimana, meglio se avvolta in carta da forno e poi in pellicola.
- Forno a legna: Se hai la possibilità, cuocila nel forno a legna come si faceva un tempo: il gusto sarà unico.
- Ripieno alternativo: Puoi aggiungere fichi secchi tritati, mandorle o scorze d’arancia candite.
- Versione vegana: Sostituisci le uova con 100 g di succo d’arancia e usa miele vegetale.
Conclusione
La Pitta ‘mpigliata calabrese non è solo un dolce: è un rituale, un atto d’amore, una tradizione che vive nelle mani di chi la prepara. Ogni chiocciolina custodisce un pezzo di storia, un racconto d’inverno, un profumo d’arancia e cannella che scalda la casa.
Che tu la prepari per Natale o per una festa in famiglia, ricorda: più che perfetta, deve essere autentica.
Se vuoi, posso anche fornirti una versione stampabile o un file PDF per conservarla nel tuo ricettario. Fammi sapere!