Croccante, leggero e sottile: il pane tradizionale sardo che racconta secoli di storia
Il pane carasau, chiamato anche “carta musica” per il suo caratteristico suono croccante all’assaggio, è uno dei simboli più autentici della gastronomia sarda. Originario della Barbagia, antica regione montuosa della Sardegna centrale, è un pane di grano duro preparato in sfoglie sottilissime e cotto due volte per ottenere la sua consistenza inconfondibile.
Anticamente veniva prodotto per durare a lungo e poter essere consumato anche nei mesi in cui non si panificava. Oggi è amato e apprezzato in tutta Italia e non solo, sia da solo che come base per numerose preparazioni tradizionali.
Ingredienti (per circa 6 persone)
- 500 g di farina di grano duro
- 200 ml di acqua tiepida
- 10 g di sale
- 7 g di lievito di birra secco (oppure 20 g di lievito fresco)
Procedimento passo passo
1. Preparazione dell’impasto
Inizia sciogliendo il lievito di birra in 100 ml di acqua tiepida, mescolando finché non si forma una leggera schiuma in superficie: questo indica che il lievito è attivo.
Su una spianatoia disponi la farina a fontana. Aggiungi il sale su un lato della farina e il lievito sciolto sull’altro, in modo che non entrino subito in contatto diretto.
Inizia a impastare aggiungendo poco per volta il resto dell’acqua. Lavora energicamente l’impasto per almeno 10 minuti, fino a ottenere una massa liscia, omogenea ed elastica. Se necessario, aggiungi poca farina o acqua per regolare la consistenza.
2. Lievitazione
Trasferisci l’impasto in una ciotola leggermente infarinata, copri con un panno umido o pellicola e lascia lievitare in un luogo caldo e riparato per circa 3 o 4 ore, o comunque fino a quando l’impasto avrà raddoppiato il suo volume.
3. Formatura dei dischi
Quando l’impasto è ben lievitato, preriscalda il forno alla massima temperatura disponibile (almeno 250°C).
Dividi l’impasto in 6 o 8 palline uguali. Stendile una ad una con il mattarello su un piano infarinato fino a ottenere dischi sottilissimi, dello spessore di circa 2–3 mm. Cerca di mantenere una forma rotonda, ma non preoccuparti se non sarà perfetta: ogni disco avrà il suo fascino rustico.
4. Prima cottura
Inforna i dischi di impasto, uno alla volta o più insieme se il forno lo consente, direttamente sulla pietra refrattaria o su una teglia rovesciata molto calda.
Cuoci per 2–3 minuti: i dischi devono gonfiarsi come palloncini grazie al vapore che si sviluppa all’interno.
Toglili subito dal forno e, mentre sono ancora caldi e gonfi, tagliali delicatamente lungo la linea centrale con un coltello lungo, separando così le due sfoglie che si sono formate.
5. Seconda cottura
Disponi le sfoglie nuovamente in forno, questa volta stese singolarmente, e cuoci per altri 2–3 minuti, finché non diventano dorate e completamente croccanti. Controlla con attenzione per evitare che si brucino.
Una volta pronte, trasferisci le sfoglie su un canovaccio pulito e coprile leggermente per farle raffreddare senza che si inumidiscano.
Consigli e varianti
- Conservazione: il pane carasau si conserva perfettamente anche per settimane, se tenuto in un contenitore ermetico o in una scatola di latta, lontano dall’umidità.
- Utilizzo tradizionale: si può gustare da solo, accompagnato da olio extravergine e sale, oppure utilizzarlo per preparazioni come il pane frattau, in cui viene ammorbidito con brodo o sugo, condito con uovo e pecorino e gratinato.
- Versione aromatica: per un tocco diverso, puoi aggiungere all’impasto erbe aromatiche tritate come rosmarino, origano o timo. Puoi anche spennellare le sfoglie già cotte con olio e un pizzico di sale prima di servirle come snack.
- Impasto più ricco: se desideri un pane leggermente più morbido, puoi sostituire 50 ml di acqua con pari quantità di latte tiepido.
Conclusione
Il pane carasau è molto più di un semplice pane croccante: è un patrimonio gastronomico e culturale della Sardegna. Prepararlo in casa significa riscoprire gesti antichi e tradizioni contadine, ma anche portare sulla propria tavola un prodotto versatile, saporito e perfetto per accompagnare ogni tipo di pasto.
Che tu scelga di gustarlo al naturale, con un filo d’olio o come base per ricette tradizionali, sarà sempre un successo.
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