Fave alla Marchigiana

Ricetta della tradizione contadina con finocchietto selvatico

Introduzione

Le fave alla marchigiana sono un piatto che racconta il legame con la terra e la stagionalità, tipico della cucina contadina delle Marche. Pochi ingredienti, ma scelti con cura: fave fresche appena sgranate, aglio in camicia, olio extravergine di qualità, una spruzzata di vino e il profumo inconfondibile del finocchietto selvatico. Il risultato è un contorno saporito e genuino, che può diventare anche un piatto unico leggero e ricco di fibre.


Ingredienti per 4 persone

  • 500 g di fave fresche sgusciate (circa 1,2 kg con il baccello)
  • 2 o 3 spicchi d’aglio interi, non sbucciati
  • Finocchietto selvatico fresco o secco, quanto basta
  • Sale integrale, a piacere
  • Vino bianco secco o rosso, una spruzzata
  • Olio extravergine di oliva, quanto basta
  • Acqua, quanto basta per coprire il fondo della casseruola (circa 1 dito)

Procedimento dettagliato

1. Preparazione delle fave

Sgranare le fave fresche, eliminando i baccelli. Se le fave sono molto grandi o con la buccia esterna spessa, è consigliabile rimuovere anche il tegumento esterno. Per facilitarne la pelatura, si possono sbollentare per circa un minuto in acqua bollente, quindi scolarle e passarle rapidamente sotto acqua fredda. Il tegumento si toglierà facilmente con una leggera pressione.

2. Cottura iniziale

In una casseruola dai bordi alti, versare un dito d’acqua sul fondo. Aggiungere le fave, gli spicchi d’aglio (lasciati interi con la buccia) e una generosa quantità di finocchietto selvatico. Completare con un filo abbondante di olio extravergine d’oliva.
Coprire con il coperchio e cuocere a fuoco medio per circa 5 minuti, finché l’acqua inizia a sobbollire e si sprigionano i profumi dell’aglio e delle erbe aromatiche.

3. Sfumatura con vino

Scoprire la casseruola e alzare leggermente la fiamma. Aggiungere una spruzzata di vino bianco secco (o, per un gusto più intenso, di vino rosso). Lasciare evaporare l’alcol per 2-3 minuti, mescolando delicatamente per non rompere le fave.

4. Cottura finale

Abbassare il fuoco, coprire nuovamente con il coperchio e proseguire la cottura per altri 10 minuti. Le fave devono risultare morbide, ma non sfatte. Se necessario, aggiungere un cucchiaio di acqua calda durante la cottura per mantenerle umide.

5. Regolazione del condimento

A fine cottura, salare a piacere e aggiungere eventualmente un filo d’olio a crudo per esaltare il gusto complessivo. Per una versione più decisa, si può aggiungere un pizzico di peperoncino secco o in polvere.


Presentazione

Servire le fave ben calde o tiepide, preferibilmente in ciotole di terracotta o in piatti fondi rustici. Accompagnarle con pane casereccio tostato, polenta alla griglia oppure un filo d’olio aromatizzato al finocchietto. In abbinamento, si consiglia un vino bianco secco come il Verdicchio dei Castelli di Jesi oppure un Rosso Piceno leggero.


Consigli e varianti

  • Per una versione più saporita, si può aggiungere in cottura un cucchiaio di pancetta dolce a dadini oppure di guanciale, da far rosolare insieme all’aglio all’inizio della preparazione.
  • In alternativa al finocchietto selvatico, si possono usare foglie fresche di mentuccia o nepitella per un profumo diverso.
  • Le fave piccole, giovani e dolci danno un risultato più delicato; se si usano fave più mature, è bene eliminare sempre la pellicina esterna per evitare eccessiva fibrosità.

Caratteristiche della ricetta

  • Vegan: sì, nella versione base senza pancetta
  • Senza glutine: naturalmente priva di glutine
  • Senza latticini: adatta a chi è intollerante al lattosio
  • Senza derivati animali: perfetta per diete vegetali
  • Preparazione facile: adatta anche ai meno esperti
  • Tempo totale: circa 20 minuti

Conservazione

  • In frigorifero: fino a 2 giorni, conservate in un contenitore ermetico.
  • Si sconsiglia la congelazione: le fave cotte tendono a perdere consistenza una volta scongelate.

Utilizzi alternativi

Le fave alla marchigiana possono essere utilizzate anche come condimento per una bruschetta rustica, per farcire una focaccia salata oppure servite su una crema di patate o una vellutata di legumi.