Ciaramicola Umbra – Il Dolce Rosa della Pasqua Perugina

La Ciaramicola è uno dei dolci più emblematici e suggestivi della tradizione umbra, in particolare di Perugia, dove rappresenta un simbolo di affetto, rinascita e orgoglio locale. Si tratta di una ciambella rosa dall’intenso profumo di Alchermes, ricoperta da una meringa bianca croccante e decorata con confettini colorati, chiamati comunemente “diavoletti”. Questo dolce non è solo un’esplosione di colori e sapori, ma anche un rito collettivo e familiare che si rinnova ogni primavera, in particolare durante la Pasqua.

Soffice all’interno e friabile all’esterno, la Ciaramicola rappresenta l’unione degli opposti: il rosa acceso dell’impasto si fonde con il candore della meringa, creando un contrasto che è insieme visivo e simbolico. Il rosso dell’Alchermes richiama la passione e la vita, il bianco della meringa simboleggia la purezza e la resurrezione. I confettini rappresentano la gioia, i fiori e i colori della primavera.

Questa ricetta non è solo una preparazione da forno: è un’eredità culturale, un atto d’amore, una dichiarazione d’identità. Nelle case umbre si tramanda di generazione in generazione, e oggi possiamo prepararla insieme, rispettando la tradizione ma anche adattandola con sensibilità alle esigenze moderne.


Ingredienti per uno stampo da ciambella di 18 cm di diametro

Per l’impasto:

  • 250 g di farina 00
  • 140 g di zucchero semolato
  • 60 g di burro fuso (in alternativa: 50 g di olio di semi)
  • 50 ml di latte (vaccino o vegetale)
  • 2 uova intere
  • 2 tuorli
  • 8 g di lievito per dolci
  • 60 ml di Alchermes
  • Scorza grattugiata di mezzo limone non trattato

Per la meringa:

  • 2 albumi (a temperatura ambiente)
  • 70 g di zucchero semolato
  • 70 g di zucchero a velo

Per decorare:

  • Confettini colorati di zucchero (tipo diavoletti)

Procedimento passo dopo passo

1. Preparare l’impasto rosa

Inizia rompendo le uova intere e separando i tuorli dagli albumi. Gli albumi verranno usati successivamente per la meringa, quindi conservali in frigorifero in una ciotolina coperta.

In una ciotola capiente, unisci le due uova intere e i due tuorli con lo zucchero semolato. Utilizzando le fruste elettriche o una planetaria, monta il composto per almeno 5-6 minuti, fino a ottenere una massa chiara, gonfia e spumosa. Questo passaggio è fondamentale per conferire leggerezza all’impasto.

Nel frattempo, fai fondere il burro a bagnomaria o nel microonde e lascialo intiepidire. Aggiungilo al composto montato insieme al latte e alla scorza grattugiata di limone. Mescola delicatamente per amalgamare i liquidi.

A questo punto, versa a filo l’Alchermes, mescolando lentamente per evitare di smontare l’impasto. Il liquore darà non solo il tipico colore rosa ma anche un aroma speziato unico. Se desideri un colore più intenso, puoi aggiungere una punta di colorante alimentare rosso.

Setaccia la farina insieme al lievito e uniscila al composto in più riprese. Mescola con una spatola o con le fruste a bassa velocità solo il tempo necessario per ottenere un impasto omogeneo, senza grumi.

Versa il composto in uno stampo a ciambella precedentemente imburrato e infarinato. Livella la superficie con cura, senza battere troppo la teglia per non compromettere la lievitazione.

Inforna in forno statico preriscaldato a 180 gradi per circa 35 minuti. Il dolce deve crescere leggermente e assumere una tonalità dorata in superficie. Verifica la cottura con uno stecchino: se esce asciutto, la torta è pronta. Sfornala e lasciala intiepidire direttamente nello stampo.


2. Preparare la meringa bianca

Mentre la ciaramicola si raffredda, occupati della meringa. Togli gli albumi dal frigorifero e lasciali a temperatura ambiente per almeno 10 minuti: questo favorirà una migliore montatura.

In una ciotola asciutta e perfettamente pulita, inizia a montare gli albumi con le fruste elettriche. Quando iniziano a diventare bianchi e schiumosi, aggiungi gradualmente lo zucchero semolato, continuando a montare. Infine, incorpora anche lo zucchero a velo, sempre poco alla volta.

Prosegui a montare finché otterrai una meringa lucida, soda e stabile. Deve formare picchi ben definiti quando sollevi le fruste.


3. Glassare e decorare la ciaramicola

Quando la base del dolce è intiepidita (ma non completamente fredda), sformala con delicatezza e trasferiscila su una teglia foderata con carta da forno.

Con un cucchiaio o una spatola, distribuisci la meringa sulla superficie e sui lati della ciambella, creando uno strato uniforme ma mosso, come una nuvola. Non cercare la perfezione geometrica: la bellezza di questa decorazione è nella sua spontaneità.

Decora immediatamente con i confettini colorati, prima che la meringa inizi ad asciugarsi. Puoi distribuirli con le dita o con l’aiuto di una pinzetta per disporli con precisione.


4. Asciugatura della meringa

Accendi il forno a 80-100 gradi in modalità statica. Quando ha raggiunto la temperatura, inforna la ciaramicola e lasciala asciugare per 40-60 minuti. La meringa deve diventare asciutta al tatto, ma non dorarsi.

Il tempo dipende dal tipo di forno e dallo spessore della meringa. Se noti che inizia a colorirsi, abbassa la temperatura. L’obiettivo è ottenere una crosta croccante e un cuore ancora leggermente morbido.

Una volta pronta, spegni il forno e lascia il dolce all’interno per altri 10 minuti con lo sportello socchiuso. Poi estrailo e lascialo raffreddare completamente su una gratella.


Consigli pratici e varianti

L’importanza dell’Alchermes

L’Alchermes è un liquore dolce e aromatico di colore rosso intenso, preparato con alcool, zucchero, acqua di rose, cannella, chiodi di garofano e altri ingredienti naturali. È ciò che dà alla ciaramicola il suo colore rosa caratteristico e il profumo inconfondibile. Sostituirlo significa modificare profondamente la natura del dolce.

Tuttavia, se non lo trovi o preferisci non usare liquori, puoi preparare una versione analcolica con acqua, zucchero, un pizzico di cannella, acqua di rose e colorante alimentare rosso. Il risultato sarà più delicato, ma comunque gradevole.

Versione senza lattosio

Per chi è intollerante al lattosio, basta sostituire il burro con olio di semi e il latte con una bevanda vegetale, come latte di riso, avena o mandorla. Il risultato sarà comunque morbido e profumato.

Conservazione

La ciaramicola si conserva bene sotto una campana di vetro o in un contenitore chiuso per circa tre giorni. La meringa tenderà a perdere un po’ di croccantezza col passare del tempo, ma il dolce rimarrà soffice e piacevole. Si sconsiglia il frigorifero, poiché l’umidità comprometterebbe la superficie.


Origine e significato del dolce

Secondo la tradizione, la ciaramicola veniva preparata dalle fidanzate per i propri promessi sposi nel periodo pasquale, come simbolo di amore, purezza e fertilità. Il colore rosso della base simboleggia la passione, il bianco della meringa la fedeltà, e i confettini rappresentano la gioia e la benedizione della nuova vita insieme.

È uno dei pochi dolci pasquali italiani colorati, e si distingue per l’uso del liquore Alchermes, molto utilizzato nel centro Italia ma quasi sconosciuto altrove. A Perugia e in molte zone dell’Umbria, è ancora oggi preparata in occasione della Pasqua e donata come gesto di buon augurio.


Abbinamenti consigliati

La ciaramicola si gusta al meglio a temperatura ambiente, accompagnata da:

  • Un bicchiere di vino dolce da dessert, come un Vin Santo umbro
  • Un infuso floreale o un tè bianco
  • Una crema pasticcera leggera servita a parte
  • Un ciuffo di panna montata non zuccherata

Conclusione

La ciaramicola umbra è molto più di un semplice dolce: è un patrimonio gastronomico e affettivo che parla di festa, di primavera, di famiglie riunite intorno a un tavolo. Prepararla è un atto d’amore, un rito che si ripete e che continua a emozionare chi lo riceve e chi lo assaggia.

Semplice negli ingredienti ma ricca di significato, è perfetta per portare in tavola i colori e i profumi della Pasqua, per regalare un sorriso o per raccontare un pezzo di storia locale con gusto e bellezza.

Se vuoi, posso fornirti anche la versione stampabile, una versione in porzioni monodose o l’adattamento per una ciaramicola vegana o senza glutine. Fammi sapere!