La crema pasticcera alle pesche è una variante delicata e fruttata della classica crema pasticcera. Perfetta da gustare al cucchiaio oppure per farcire crostate, bignè, torte e dolci da buffet, questa crema unisce la morbidezza della pasticceria tradizionale con la freschezza tipica della frutta estiva. Il suo profumo intenso e il colore leggermente dorato la rendono particolarmente invitante, soprattutto nelle stagioni più calde.
Ingredienti (per circa 600 g di crema)
- 3 tuorli d’uovo
- 500 ml di latte intero
- 100 g di zucchero semolato
- 40 g di amido di mais (oppure farina 00, per una consistenza più densa)
- 1 baccello di vaniglia (oppure 1 cucchiaino di estratto di vaniglia)
- 2 pesche mature (circa 250 g di polpa)
- 1 cucchiaio di zucchero a velo (facoltativo, se la frutta è poco zuccherina)
- 1 cucchiaio di succo di limone (per esaltare l’aroma della frutta)
Tempi di preparazione
- Preparazione: 20 minuti
- Cottura: 10 minuti
- Raffreddamento: 1 ora
- Difficoltà: Facile
- Conservazione: 2-3 giorni in frigorifero (coperta con pellicola a contatto)
Procedimento passo dopo passo
1. Prepara la purea di pesche
Lava accuratamente le pesche, sbucciale e tagliale a pezzetti.
Frullale con un frullatore a immersione fino a ottenere una purea liscia.
Se le pesche non sono molto dolci, aggiungi un cucchiaio di zucchero a velo e un cucchiaio di succo di limone.
Per una consistenza più setosa, puoi passare la purea attraverso un colino a maglia fine per eliminare eventuali fibre o residui di buccia.
Tieni da parte la purea.
2. Prepara la base della crema pasticcera
Scalda il latte in un pentolino insieme al baccello di vaniglia inciso longitudinalmente (oppure l’estratto), portandolo quasi a ebollizione.
Nel frattempo, in una ciotola capiente, monta i tuorli con lo zucchero semolato fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
Aggiungi l’amido di mais setacciato e mescola con cura per ottenere una crema liscia e omogenea, priva di grumi.
Filtra il latte caldo per rimuovere la bacca di vaniglia.
Versalo lentamente a filo nel composto di tuorli, mescolando in continuazione con una frusta per evitare la formazione di grumi o la coagulazione delle uova.
3. Cuoci la crema
Trasferisci il composto nel pentolino usato per il latte e cuoci a fuoco dolce, mescolando costantemente con una frusta.
Dopo qualche minuto, quando la crema comincia ad addensarsi, aggiungi la purea di pesche preparata in precedenza.
Mescola con cura per amalgamare bene la frutta alla crema.
Continua la cottura per altri 2-3 minuti, fino a quando la crema sarà ben densa, liscia e profumata.
A cottura ultimata, togli dal fuoco.
4. Raffreddamento e conservazione
Versa la crema calda in una ciotola di vetro o acciaio.
Copri la superficie a contatto con pellicola trasparente per evitare la formazione della pellicina.
Lascia intiepidire a temperatura ambiente, poi trasferisci in frigorifero e lascia riposare per almeno 1 ora prima dell’uso.
Una volta fredda, la crema sarà pronta per essere utilizzata.
Utilizzi consigliati
- Per farcire crostate, bignè, cannoncini, torte e millefoglie
- In coppette da dessert, accompagnata da biscotti sbriciolati o granella di frutta secca
- Come ripieno di crepes dolci
- In dessert al bicchiere, come trifle o zuccotto con frutta
- In crostate moderne con frutta fresca a decorazione
Consigli e varianti
- Pesche sciroppate: in assenza di frutta fresca, puoi utilizzare pesche sciroppate ben scolate e frullate.
- Versione senza lattosio: sostituisci il latte intero con latte vegetale (es. soia, riso o mandorla) e verifica la dolcezza della frutta.
- Gusto più avvolgente: per una crema ancora più cremosa, puoi aggiungere alla crema già cotta un cucchiaio di panna fresca liquida.
- Arricchimento: per renderla ancora più golosa, puoi unire gocce di cioccolato bianco o piccoli cubetti di pesca caramellata.
- Aromatizzazione: aggiungi qualche goccia di estratto di mandorla per una nota più intensa e insolita.
Conservazione
La crema pasticcera alle pesche si conserva in frigorifero, coperta con pellicola a contatto, per un massimo di 2-3 giorni.
Non è adatta al congelamento, poiché la struttura potrebbe alterarsi dopo lo scongelamento.