Sarde a Beccafico

Ingredienti (per 6 persone):

  • 800 g di sarde fresche
  • 150 g di pangrattato
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 60 g di uvetta ammollata
  • 60 g di pinoli
  • 1 mazzetto di prezzemolo fresco
  • Il succo di 1 arancia
  • Foglie di alloro
  • Sale e pepe q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.

Preparazione

1. Pulizia delle sarde

  • Squamate le sarde, eliminate le interiora e apritele a libro, lasciando intatta la coda.
  • Sciacquatele delicatamente sotto l’acqua corrente e asciugatele con carta assorbente.

2. Preparare la farcia

  • In una padella, tostate il pangrattato con un filo d’olio e un pizzico di sale. Mescolate continuamente per evitare che si bruci.
  • Trasferite il pangrattato tostato in una ciotola e unite lo zucchero, l’uvetta (ammollata in acqua tiepida per 30 minuti e ben strizzata), i pinoli, il prezzemolo tritato e una spolverata di pepe. Mescolate bene.
  • Se la farcia risulta troppo asciutta, aggiungete un po’ d’acqua per amalgamare.

3. Farcire le sarde

  • Prendete una sarda e distribuite un po’ di farcia sulla base. Arrotolate delicatamente lasciando la coda visibile.
  • Ripetete l’operazione per tutte le sarde e disponetele in una teglia leggermente unta.

4. Disposizione nella teglia

  • Alternate i rotolini di sarde con foglie di alloro.
  • Versate il succo d’arancia sopra le sarde e condite con un filo d’olio.
  • Se vi avanza della farcia, cospargetela uniformemente sulla superficie.

5. Cottura

  • Cuocete in forno statico preriscaldato a 180°C per 15-20 minuti, fino a quando le sarde saranno dorate.

6. Servizio

  • Servite le sarde a beccafico calde o tiepide, come antipasto o secondo piatto.
  • Accompagnatele con un’insalata fresca per completare il pasto.

Consigli

  • Varianti: Aggiungete un po’ di pecorino grattugiato alla farcia per un sapore più intenso.
  • Alternativa all’arancia: Potete sostituire il succo d’arancia con succo di limone per una nota più acidula.
  • Abbinamenti: Perfette con un bicchiere di vino bianco siciliano fresco, come il Grillo o l’Inzolia.

Buon appetito!